sabato 1 dicembre 2007

Notre Dame

Potente svetta Notre Dame sulle rive della Senna, immersa in un atmosfera pesantissima, di anime giudicate da San Michele e Satana, raffigurati nel giudizio universale dell’imponente portale. A destra le anime pure, a sinistra i dannati trascinati via delle acque impietose. Santi che soppesano i peccati, al di sopra delle parti, a loro spetta il gravoso compito, e chissà se lo stato sociale di appartenenza influirà o meno sul verdetto finale... Fatto sta che in incessanti straordinari, giudicano le anime cadute nei ripetuti scontri nelle banlieue. Si sa, come in ogni grande metropoli che si rispetti vi è una banlieue, ovvero una zona periferica solitamente destinata a soggetti poco abbienti, che non potendosi permettere un lussuoso appartamento del centro, finiscono per occupare spazi marginali e depressi della città. Un tempo erano quartieri abitati da lavoratori dipendenti che con il sudore della fronte si sono guadagnati uno spazio “più dignitoso”, a volte verso il centro città, oppure in discutibili interventi edilizi in aperta campagna. Poco a poco le periferie hanno cambiato “pelle” assumendo colori scuri, di terre lontane. Non vi è distribuzione, lo straniero che arriva con il suo bagaglio di sogni e paure cerca aggregazione fra i suoi simili, spesso ha lasciato tutto nel paese di origine e la comunità a cui si affianca è funzionale alla nostalgia di casa. Nella mancata integrazione, l’extracomunitario, non avverte la necessità di vivere secondo regole impartite da un paese che fatica ad accettarlo, nascono così feroci scontri tra coloro tenuti a farle rispettare e coloro che vivono secondo le proprie leggi. Nel parapiglia gli altri paesi restano a guardare sicuri del fatto che quella realtà dista loro diversi chilometri, dormono sogni tranquilli, cullati dai rintocchi di “Emmanuel”, la grande campana nella torre sud di Notre Dame che diffonde, fiera, le sue tonalità fa diesis.

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