mercoledì 12 marzo 2008

La mia città ...

La mia città è rossa. Puntinata da infiniti mattoni di colore rosso e ocra perfettamente ordinati che donano uniformità alla vista. Non è sufficiente dire: "ti aspetto davanti a questo edificio di mattoni rossi" la mia città ti costringe ad ampliare lo sguardo verso altri dettagli, a trovare altre coordinate.





La mia città si sveglia presto, sotto un cielo spesso plumbeo si accende il contrasto delle case e le persone, già operative, sussurrano il loro buongiorno alle torri.





La mia città è articolata in infiniti portici che in inverno proteggono dalla pioggia e offrono un cantuccio nel quale le persone si stringano un'unico grande abbraccio per non sentire freddo, mentre in estate proteggono dal sole che filtra nelle strade strette ad incendiare l'asfalto.



Di notte i portici si illuminano con la città in un'unica sfumatura calda, rossa e ocra. A volte sei solo a percorrerli e la percezione di un rifugio tramuta in un girone dell'inferno, spettrale, infinito e pauroso come le scale che portano alla vetta della torre degli asinelli ...




La mia città nasconde infiniti cortili e palazzi bellissimi. Non va guardata solo dall'esteno, spesso l'apparenza inganna e se presti attenzione, passeggiando sotto un portico, a volte ti capita di passare davanti ad un portone aperto e di essere sorpreso da insoliti cortili.





La mia città è piena di luoghi misteriosi, angoli che svelano una città in una città. E' la Bologna antica, con i suoi fiumi e torrenti che l'attraversano, la sventrano che corrono sotto terra.



La mia città ricorda e piange le sue vittime, dignitosamente e compostamente.



La mia città si indigna e si incazza, grida il suo disappunto e non ha paura di nessuno.



La mia città vive di notte, con le sue luci calde e i suoi segreti.




La mia città è fiera e combattiva. A primavera si accende di colori e profumi. I tigli fioriscono e inebriano le strade, il rosa dei cigliegi, il verde delle colline.

La mia città mi somiglia ed oggi è abbagliante, un tiepido sole la illumina, ed oggi se possibile è ancora più bella. Raccolgo il regalo che mi fatto la mia città oggi, nel giorno del mio compleanno.






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