martedì 11 marzo 2008

Umore mutevole ...


Sole e nuvole, vento che spazza le nuvole e ancora sole. Così è la primavera, mutevole. Così è il mio umore, instabile, inafferrabile. In giornate come queste mi sento fragile, come fossi a nervi scoperti, senza riuscire a capire il perchè di questa mia fragilità, che muta si, ma che non sparisce mai. Me ne accorgo la sera, quando ranicchiata nel letto chiudo gli occhi ed il pensiero corre verso quelle mani spalancate, in cerca di calore e affetto. Due mani che mi avvolgono e accarezzano, dentro alle quali mi sento bene. Così, lontano dal frastuono e dalle luci del giorno, mi sento sicura, libera di essere me stessa, come se la luce del giorno oscurasse quella che sono in realtà. Ed è in questi momenti che passano leggeri i pensieri. Desiderio di dita sporche di miele, impossibili da non leccare. Desiderio di essere un papavero in un campo di spighe d'oro, nascosto quanto basta per provocare meraviglia e stupore. Essere in piedi su un cornicione, davanti ad una città piegata, che muta al mio mutare.
In giornate come queste non resta che coprirsi un pò e indossare occhiali da sole in attesa che il sole splenda davvero.

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